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Dieta atkins

dieta atkins

La dieta atkins è un tipo di dieta che prevede l’assunzione di pochi carboidrati molto apprezzata, ma anche molto criticata, negli Stati Uniti, paese dal quale proviene.

Si tratta di una soluzione abbastanza drastica, molto americana nello stile alimentare, che in generale non vede proprio di buon occhio le abitudini alimentari di chi segue la dieta mediterranea. Vediamo di che si tratta.

Cosa è la dieta Atkis

La dieta fu creata dall’omonimo cardiologo Atkins, negli anni 80, che la pensò per aiutare i suoi pazienti che dovevano tenere sotto controllo il diabete mellito, ovvero la malattia che fa aumentare di troppo gli zuccheri nel sangue a causa di un difetto nella produzione di insulina, la sostanza che di solito li regola.

Negli ultimi anni, spinta da una campagna promozionale da parte di molti famosi, ad esempio Jennifer Aniston ma anche alla sua reale capacità di portare dimagrimento, la dieta è diventata molto utilizzata e a poco a poco è arrivata anche in Europa.

Questo tipo di dieta, simile alla dieta metabolica, funziona perché costringe il corpo ad utilizzare i lipidi e le proteine come fonte energetica, dato che la normale fonte energetica i carboidrati, vengono praticamente eliminati dall’alimentazione. Con questa dieta i livelli di insulina nel corpo vengono mantenuti sempre stabili e il risultato è che il corpo brucia i grassi molto più efficacemente.

Lo schema della dieta Atkins

La dieta Atkins prevede 4 diverse fasi in cui si devono assumere diversi alimenti per ogni fase, le fasi sono: induzione, continuazione, pre-mantenimento e mantenimento.

La fase di induzione deve durare minimo 2 settimane ed è una fase in cui l’organismo deve essere abituato al nuovo regime introducendo al massimo una quantità di 20 grammi di glucosio al giorno. Questo significa che si devono eliminare tassativamente tutti i carboidrati quindi: pane, pasta, riso, cereali, patate, bibite, ecc. ma anche molti tipi di frutta e verdura che comunque contengono in buona parte zuccheri.

Questi alimenti devono essere sostituiti con alimenti a basso indice glicemico, quindi: carne, pesce, uova, formaggi e alcuni tipi specifici di verdure. Questa fase insegna all’organismo come bruciare grassi mantenendo costanti i livelli di zucchero nel sangue.

La fase di continuazione dura all’incirca fino a quando la perdita di peso subisce un arresto e deve essere impostata come la prima fase, quindi mantenendo il limite di 20 gr di glucosio al giorno, con la differenza che ogni 20-30 giorni circa si aggiungono altri 5 gr di glucosio al giorno.

I cibi rimangono bene o male gli stessi perché seppur con l’aggiunta dei 5 gr il glucosio da assumere giornalmente è comunque poco. Si può quindi aggiungere della frutta fresca non zuccherina o della frutta secca per riuscire ad aumentare di poco il glucosio. Una volta che si subisce l’arresto nella perdita di peso si procederà in maniera contraria, cioè si inizierà a diminuire ogni 20-30 giorni circa il glucosio di 5 gr per giorno. Questo dovrebbe stimolare l’organismo a riprendere il dimagrimento.

La fase è di durata variabile perché dipende da come l’organismo reagisce e come si perde peso di conseguenza; può considerarsi conclusa quando si mancano 5 kg al peso forma.

Infine c’è la fase di pre-mantenimento che prevede un aumento del glucosio di 10 gr al giorno, in questa fase la perdita di peso diminuisce di molto ma c’è ancora. L’apporto di glucosio è fornito dall’introduzione di frutta anche zuccherina e di yogurt, nelle quantità adatte a non superare i 10 gr in più al giorno. La fase dura fino al raggiungimento del peso forma e in teoria finché non si riesce a scoprire la quantità di glucosio adatta a far rimanere il nostro peso stabile e invariato.

La fase di mantenimento, che dovrebbe durare tutta la vita, consiste nell’assumere la quantità di glucosio che si è arrivati a definire come “livello critico di carboidrati”, durante le precedenti fasi della dieta. Il livello critico di carboidrati è il livello entro il quale il corpo assume abbastanza carboidrati per le sue funzioni vitali, ma non ne assume troppi da mandare in accumulo che si trasformerebbero poi in grasso corporeo.

È l’unica fase in cui si possono mangiare anche i carboidrati complessi quindi: pasta, riso, pane, ecc. In generale però in questa fase non si devono mai superare i 90 gr di glucosio al giorno, un limite che in alcuni casi, soprattutto per noi italiani, può essere duro da rispettare.

Esempio di dieta Atkins

La dieta Atkins in teoria non prevede di misurare le quantità dei cibi che si mangiano, tuttavia occorre fare attenzione alla quantità allo scopo di non superare la quantità di glucosio consigliata nelle diverse fasi.

Esempio fase di induzione:

Colazione = caffè amaro, due fettine di formaggio, un finocchio
Pranzo = petto di pollo arrosto con insalata
Cena = filetti di salmone al forno con ravanelli

Esempio fase di continuazione:

Colazione =1/4 di tazza di frutti di bosco freschi, caffè o the amaro
Pranzo = mozzarella di bufala con funghi al pomodoro fresco
Cena = fettina di vitello arrosto con carciofi

Esempio fase di pre-mantenimento:

Colazione = uova sode e prosciutto cotto, caffè o the amaro
Pranzo = filetto di pesce spada con salsa allo yogurt
Cena = calamari al forno con asparagi stufati

Esempio fase di mantenimento:

Colazione = yogurt con un frutto qualsiasi, caffè o the amaro
Pranzo = farfalle al salmone e panna
Cena = parmigiano con prosciutto crudo e insalata mista

La dieta Atkins funziona?

Si può dire che la dieta funziona per perdere peso perché:
• aumenta il senso di sazietà, dato dall’ingestione di molte proteine, che conseguentemente riduce l’ingestione di altro cibo;
• accresce il dispendio di energia quotidiano, sempre grazie all’elevato apporto proteico ingerito;
• stimola la produzione di ormoni “anabolici” che, abbinati ad attività fisica di potenza come il body building, favoriscono l’aumento della massa muscolare o massa magra, alzando di conseguenza il metabolismo basale, cioè le calorie bruciate dal corpo in fase di riposo.

Benefici della dieta Atkins

Come conseguenza della dieta Atkins, il corpo sarà stimolato a bruciare più grassi usando quelli già contenuti nel corpo in caso di sovrappeso per primi. Porta quindi a un dimagrimento efficace e anche abbastanza rapido e contemporaneamente, se abbinata ad attività fisica adeguata, contribuisce ad aumentare la massa muscolare o magra che è fondamentale per mantenere il fisico in buone condizioni.

Come ulteriore vantaggio la dieta Atkins è facile da seguire e fa sicuramente la felicità di chi è abituato a mangiare parecchio, poiché con questo tipo di dieta ci si sente sazi e privati di quasi nulla. I cibi contenuti nella dieta Atkins inoltre fanno sentire energici e vitali, al contrario di altre diete nelle quali ci si sente scarichi e in cui è quasi impossibile proseguire senza il consumo di integratori di supporto.

La riduzione di zuccheri nel sangue può ridurre il rischio di cancro, ma anche tenere a bada la pressione sanguigna di cui sono responsabili dell’aumento incontrollato insieme al sale. La minore quantità di zuccheri nel sangue riduce anche in un certo senso l’aumento di colesterolo cattivo, d’altro canto però i livelli di questo sono comunque innalzati a causa della grande quantità di lipidi presenti nel sistema alimentare della dieta Atkins.

Controindicazioni della dieta Atkins

Nonostante la dieta Atkins sia seguita da moltissime persone, il suo unico grane vantaggio è probabilmente la grande perdita di peso che si raggiunge seguendola (si parla anche di 2-4 kg a settimana). Tuttavia il suo sistema nutrizionale è completamente sbilanciato e incorretto. Vediamo quindi a quali svantaggi si va incontro.
• Come abbiamo appena detto se da una parte la dieta Atkins riduce gli zuccheri nel sangue, dall’altra aumenta i lipidi che vengono assunti quotidianamente e a lungo andare rischiano di essere la causa dell’ostruzione di vene e arterie e di portare perciò incontro a malattie del sistema cardiovascolare.
• Altre malattie che potenzialmente sono legate a questo tipo di dieta, definita iperproteica, sono la gotta e l’osteoporosi, le quali sono conseguenza di un basso livello di calcio nel sangue causato in questo caso, dall’assunzione di una grande quantità di proteine, che a loro volta spingono i reni ad eliminare molto più calcio del previsto.
• Il continuo sforzo dei reni porta anche spesso alla disidratazione corporea soprattutto se alla dieta non viene abbinato nessun altro integratore.
• Nel lungo periodo la dieta può portare a soffrire di insonnia, sempre a causa della grande quantità di proteine che stimolano la produzione di adrenalina, un ormone che ci tiene svegli e attenti e che rende difficile addormentarsi.
• Una delle conseguenze più gravi, che si possono subire nel lungo periodo, è la chetosi, cioè l’abbassamento del ph del sangue che porta conseguenze gravi come nausea, vertigini, abbassamento inusuale e improvviso della pressione sanguigna, vomito, aumento del ritmo respiratorio e addirittura riduzione del pompaggio del sangue da parte del cuore. Il primo sintomo della comparsa di chetosi è l’alito cattivo, quindi fate attenzione.

La dieta Atkins diffonde una coscienza alimentare sbagliata, non tenendo conto che la distribuzione dei macronutrienti giornaliera dovrebbe essere di:
carboidrati tra il 50 % e il 55 % (diminuito al 14 %)
proteine tra il 10 % e il 12 % (aumentato al 24 %)
grassi tra il 25 % e il 30 % (aumentato al 62 %)

Inoltre non dà alcuna cognizione di cosa sia giusto o sbagliato mangiare, di quali quantità sia necessario mangiare per non esagerare e di quali sono i cibi che aiutano a mantenere il benessere del nostro corpo. Ci sono sicuramente altri modi per mantenere il livello di zuccheri nel sangue costante e per perdere peso in modo più sano e costante.

Per concludere la dieta Atkins, seppur geniale e ottima per perdere peso, deve essere eseguita e monitorata costantemente con il controllo di un professionista del settore e mai in nessun caso portata avanti da soli, perché si potrebbe incorrere in gravi rischi per la salute.

 

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