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Come combattere la ritenzione idrica ed eliminare l’acqua in eccesso

ritenzione idrica

La ritenzione idrica è uno dei principali inestetismi che soprattutto le donne si trovano a dover affrontare. Quando è lieve generalmente è sufficiente modificare la propria dieta per eliminare l’acqua in accesso che si accumula nei tessuti ma se il problema persiste o degenera bisogna necessariamente affrontarlo dal punto di vista medico.

La ritenzione idrica, cause e sintomi

L’inestetismo cutaneo della ritenzione idrica si caratterizza prevalentemente con la pelle a buccia d’arancia e la cellulite. Entrambe, in particolare, sono caratterizzate da un accumulo di liquidi nel tessuto adiposo sottocutaneo i quali non riescono a defluire per poter essere smaltiti.

Le cause della ritenzione idrica possono essere numerose ma se non si è affetti da particolari patologie esse risultano principalmente legate a uno stile di vita sedentario e a un regime alimentare non equilibrato.

Combattere la ritenzione idrica con i rimedi naturali

Quando non è causata da patologie ma se deriva esclusivamente da una scorretta alimentazione, la ritenzione idrica può essere combattuta attraverso una serie di rimedi semplici da mettere in pratica.

Il primo e probabilmente il più efficace è l’attività fisica: mantenere in allenamento i muscoli aiuta a ridurre i lipidi in eccesso liberando i liquidi trattenuti all’interno delle loro molecole. Limitare l’assunzione di alcol e smettere di fumare sono altre soluzioni utili a facilitare l’eliminazione dei liquidi in eccesso.

Ritenzione idrica in gravidanza: come contrastarla

La ritenzione idrica può essere una delle conseguenze della gravidanza: come tenerla sotto controllo durante questo periodo? Oltre all’ordinario consiglio sull’assunzione d’acqua, è ampiamente suggerito l’uso delle tisane, con qualche eccezione. Di fatto, durante la gravidanza è buona norma evitare il tarassaco, più comunemente conosciuto come dente di leone: nonostante le sue proprietà benefiche, è comunque controindicato in fase di maternità.

A questo scopo è invece vivamente consigliata la tisana a base di finocchio selvatico, che oltre a contrastare la ritenzione idrica in gravidanza possiede anche svariate proprietà calmanti e digestive. Nel paragrafo precedente è stata sottolineata l’importanza di praticare attività fisica per combattere i problemi di ritenzione; durante la gravidanza è ovviamente problematico fare jogging e sforzarsi oltremodo.

Si può però puntare a sport a basso impatto, come il nuoto e l’acquagym: fare movimento in acqua permette inoltre il drenaggio dei liquidi e, quindi, la liberazione dei tessuti. Altra pratica molto diffusa è il massaggio linfodrenante: se praticato da mani esperte, esso permette il drenaggio efficace dei liquidi lungo i vasi linfatici.

Anche in tal caso, ci sono però delle controindicazioni: nella prima fase della gravidanza è infatti sconsigliato effettuare tali massaggi, e vanno quindi posposti per la seconda parte; in ogni caso, rivolgiti al tuo medico di fiducia per avere maggiori certezze sulle tempistiche ideali.

Dieta ritenzione idrica: consigli utili

Associare una sana alimentazione ai consigli sopra indicati aiuta a combattere più efficacemente la ritenzione idrica. Le fibre, in particolare, non devono mancare perché aiutano a liberare prima l’organismo dai liquidi in eccesso.

Abbi cura, quindi, di inserire nella tua dieta quotidiana la giusta quantità di frutta e verdura: almeno 4 porzioni al giorno. La frutta, inoltre, permette anche di rifornirsi di vitamine e, in particolare, di vitamina C, una sostanza che aiuta a proteggere capillari e vasi sanguigni.

È buona norma usufruire anche di alimenti a base di pesce e carne bianca, oltre che di carboidrati semplici: ovviamente, basta non esagerare. Un altro consiglio utile è limitare l’apporto quotidiano di sale negli alimenti: bisognerebbe assumerne, infatti, soltanto 5 grammi al giorno; un utilizzo eccessivo potrebbe addirittura favorire la ritenzione.

Non dimenticarti, infine, di bere molta acqua, perché la ritenzione idrica è uno dei segnali più evidenti che lancia l’organismo quando è in carenza di liquidi.

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